martedì 25 settembre 2007

aNobii

Ho inaugurato una pagina su aNobii, la libreria/biblioteca virtuale.

Conoscendo la mia pigrizia, gli aggiornamenti non saranno particolarmente frequenti, ma visto che avevo già una mezza idea di mettere un po' di ordine nella libreria di casa, ho approfittato dell'occasione :-)

Per chi fosse interessato, ecco l'indirizzo

venerdì 20 luglio 2007

Harry Potter and the Deathly Hallows

Uscito da meno di dieci minuti... ed è già in mio possesso!

Buona lettura :)

venerdì 13 luglio 2007

Incipit

Ultimamente pare diffondersi a macchia d'olio l'usanza di postare sul proprio blog l'incipit dei propri libri preferiti.
Visto che sono una persona tendenzialmente distratta e tendo a dimenticarmi le cose con una frequenza direttamente proporzionale alla loro importanza (e questo può avere conseguenze potenzialmente catastrofiche) posterò qui alcuni degli incipit dei miei romanzi preferiti, aggiornando periodicamente la pagina man mano che mi ricorderò di... altri miei romanzi preferiti, che - sono praticamente sicuro - adesso avrò dimenticato.

E dopo questa doverosa introduzione, si comincia con...




1)

Ha il colore di un teschio sbiancato, la sua pelle; e la lunga chioma che gli fluisce giù per le spalle è candida come il latte. Nella bella testa affusolata brillano due occhi obliqui, cremisi e cupi, e dalle maniche sciolte della veste gialla spuntano due mani sottili, pure del colore dell'osso, posate sui braccioli di un seggio che è stato ricavato e scolpito da un unico enorme rubino.

2)

Diario di Jonathan Harker
3 maggio. Bistrita. Ho lasciato Monaco il primo maggio, alle 8.35 di sera, raggiungendo Vienna il giorno dopo, di prima mattina. Saremmo dovuti arrivare alle 6.46, ma il treno aveva un'ora di ritardo. Budapest mi sembra un luogo meraviglioso, almeno da quanto ho potuto vedere dal treno, e per quel poco che ho passeggiato per le strade. Non mi sono avventurato troppo lontano dalla stazione, poiché eravamo arrivati in ritardo e quindi il treno sarebbe ripartito appena possibile. Ne ho ricevuto l'impressione che ormai stessimo lasciando l'Occidente per entrare in Oriente. Il più occidentale tra gli splendidi ponti sul Danubio, che qui è di nobile ampiezza e profondità, ci ha riportati alle tradizioni della dominazione turca.

3)

Fu allora che vidi il Pendolo.
La sfera, mobile all'estremità di un lungo filo fissato alla volta del coro, descriveva le sue ampie oscillazioni con isocrona maestà.
Io sapevo - ma chiunque avrebbe dovuto avvertire nell'incanto di quel placido respiro - che il periodo era regolato dal rapporto tra la radice quadrata della lunghezza del filo e quel numero "pi greco" che, irrazionale alle menti sublunari, per divina ragione lega necessariamente la circonferenza al diametro di tutti i cerchi possibili - così che il tempo di quel vagare di una sfera dall'uno all'altro polo era effetto di una arcana cospirazione tra le più intemporali delle misure, l'unità del punto di sospensione, la dualità di una astratta dimensione, la natura ternaria di "pi greco", il tetragono segreto della radice, la perfezione del cerchio.

4)

Il terrore che sarebbe durato per ventotto anni, ma forse anche di più, ebbe inizio, per quel che mi è dato sapere e narrare, con una barchetta di carta di giornale che scendeva lungo un marciapiede in un rivolo gonfio di pioggia.
La barchetta beccheggiò, s'inclinò, si raddrizzò, affrontò con coraggio i gorghi infidi e proseguì per la sua rotta giù per Witcham Street, verso il semaforo che segnava l'incrocio con la Jackson. Le tre lampade disposte in verticale su tutti i lati del semaforo erano spente, in quel pomeriggio d'autunno del 1957, e spente erano anche le finestre di tutte le case. Pioveva ininterrottamente ormai da una settimana e da due giorni si erano alzati i venti.

5)

Lontano in dietro a colle, là verso sol-che-scende. Cielo è ora come fuoco e io fa cammino lì, senza fiato in pancia, ed erba fredda e bagna piedi a me. Niente erba è su alto colle. Solo terra tutta in torno che colle è come uomo senza ca-peli io testa. Io metto su piedi e volta faccia a vento per sente odore, ma niente odore viene da lontano. Pancia fa male, qua in mezzo a me. Aria di pancia sale su in bocca e lecca lei è come lecca niente. Grumo di sangue secco è ora nero su ginocchio e di-viene con pizzica. Io sgraffia e altro sangue ancora viene fuori.

6)

Per Sherlock Holmes ella è sempre LA donna. Raramente l'ho sentito accennare a lei in altro modo. Ai suoi occhi, supera e annulla tutte le altre esponenti del suo sesso. Non che egli provasse un'emozione simile all'amore nei confronti di Irene Adler. Tutte le emozioni, e quella in particolare, erano respinte con orrore dalla sua mente fredda, precisa, mirabilmente equilibrata. A mio parere, era la più perfetta macchina pensante e ponderante che esista al mondo, ma il sentimento amoroso lo avrebbe messo in una posizione falsa. Non parlava mai delle passioni più dolci se non con un sorriso ironico e beffardo.

7)

Partito ad esplorare il regno di mio padre, di giorno in giorno vado allontanandomi dalla città e le notizie che mi giungono si fanno sempre più rare. Ho cominciato il viaggio poco più che trentenne e più di otto anni sono passati, esattamente otto anni, sei mesi e quindici giorni di ininterrotto cammino. Credevo, alla partenza, che in poche settimane avrei facilmente raggiunto i confini del regno, invece ho continuato ad incontrare sempre nuove genti e paesi; e dovunque uomini che parlavano la mia stessa lingua, che dicevano di essere sudditi miei.
Penso talora che la bussola del mio geografo sia impazzita e che, credendo di procedere sempre verso il meridione, noi in realtà siamo forse andati girando su noi stessi, senza mai aumentare la distanza che ci separa dalla capitale; questo potrebbe spiegare il motivo per cui ancora non siamo giunti all'estrema frontiera. Ma più sovente mi tormenta il dubbio che questo confine non esista, che il regno si estenda senza limite alcuno e che, per quanto io avanzi, mai potrò arrivare alla fine.

8)

Della prima disobbedienza dell'uomo, e del frutto
dell'albero proibito, il cui gusto fatale condusse
la morte nel mondo, e con ogni dolore la perdita
dell'Eden, fin quando non giunga più grande
un Uomo a risanarci riconquistando il seggio benedetto,
canta, Musa Celeste, che sopra la vetta segreta
dell'Oreb o del Sinai donasti ispirazione a quel pastore
che per primo insegnò alla stirpe eletta
come in principio sorsero i cieli e la terra dal Caos;
o se il colle di Sion maggiormente ti aggrada,
e il ruscello di Siloe che scorreva rapido
presso l'oracolo di Dio, da questi luoghi
offri, ti prego, aiuto al canto avventuroso
che in alto volo aspira a sollevarsi
sul Monte Aonio, e si propone cose
mai tentate in passato in prosa o in rima.

9)

L'universo (che altri chiama la Biblioteca) si compone d'un numero indefinito, e forse infinito, di gallerie esagonali, con vasti pozzi di ventilazione nel mezzo, bordati di basse ringhiere. Da qualsiasi esagono si vedono i piani superiori e inferiori, interminabilmente. La distribuzione degli oggetti nelle gallerie è invariabile. Venticinque vasti scaffali, in ragione di cinque per lato, coprono tutti i lati meno uno; la loro altezza, che è quella stessa di ciascun piano, non supera di molto quella d'una biblioteca normale. Il lato libero dà su un angusto corridoio che porta a un'altra galleria, identica alla prima e a tutte. A destra e sinistra del corridoio vi sono due gabinetti minuscoli. Uno permette di dormire in piedi; l'altro di soddisfare le necessità fecali. Di qui passa la scala spirale, che s'inabissa e s'innalza nel remoto.

10)

otairauqitnA
ilodnairoC odarroC olraC eralotiT

Questa scritta stava sulla porta a vetri di una botteguccia, ma naturalmente così la si vedeva solo guardando attraverso il vetro dall'interno del locale in penombra.
Fuori era una fredda grigia giornata novembrina e pioveva a catinelle. Le gocce di pioggia correvano giù lungo il vetro, sopra gli svolazzi delle lettere. Tutto ciò che si riusciva a vedere attraverso il cristallo era un muro macchiato di pioggia dall'altro lato della strada.
D'improvviso la porta venne spalancata con tanta violenza che un piccolo grappolo di campanellini d'ottone sospeso sul battente cominciò a tintinnare tutto eccitato e ci volle un bel po' prima che si rimettesse tranquillo.



Ecco, dieci.
Per questa prima infornata, direi che possono bastare.

Vediamo chi riuscirà ad identificarne il maggior numero - senza ricorrere all'ausilio di Google, furbetti!

lunedì 25 giugno 2007

P.J. Farmer e Wold Newton

Quello che segue è un estratto da un articolo estremamente interessante, che potete leggere integralmente a questo indirizzo
Le parti scritte in rosso sono mie aggiunte al testo originale, per permetterne la comprensione a chi legga solo questo estratto.
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Sulle orme di William Stuart Baring-Gould (autore di una "biografia non autorizzata" e apocrifa di Sherlock Holmes in cui il detective di Baker Street viene rivelato essere il padre perduto dell'altro celebre detective, Nero Wolfe), Farmer decide di scrivere la biografia di due celebri eroi degli Anni Ruggenti, Tarzan e Doc Savage, cui è devoto fin dall'adolescenza: e si prepara al compito addentrandosi nei Canoni amati (e nello stesso tempo, crediamo, nella gioventù perduta) come un esploratore, per estrarne ogni più piccolo dettaglio, ogni data o riferimento storico o geografico. Le due opere, Tarzan Alive e Doc Savage: His Apocalyptic Life, non si discosterebbero molto da agiografie di altri, celebri mitografi, se non fosse perché contengono la rivelazione di una incredibile scoperta: Doc Savage, Tarzan, Sherlock Holmes, Sam Spade, Fu Manchu e persino James Bond…tutti sono imparentati tra loro!

Un vero maremoto nell'oceano già inquieto dell'Ideosfera! Come è potuta avvenire una simile, insana confusione tra i Canoni?

Per giustificare la folle commistione, Farmer sostiene che un meteorite radioattivo cadde nei pressi di Wold Newton, Inghilterra, nel 1795. A causa delle radiazioni, avvennero delle mutazioni genetiche negli abitanti del luogo: a tali mutazioni si deve quella che Farmer definisce the single cause of the nova of genetic splendor, this outburst of great detectives, scientists and explorers of exotic worlds, this last efflorescence of true heroes in an otherwise degenerate age. Con araldica precisione fornisce complicate genealogie, tutte generate da quell'esplosione radioattiva, che ha concentrato in un solo secolo una quantità davvero sospetta, vista col senno di poi, di eroi e cattivi oltre ogni limite umano. Da qui, sviluppa una serie di romanzi e racconti in cui, ormai preda dell'Ideosfera impazzita, approfondisce la tematica della famiglia mutante di Wold Newton.

E' evidente che l'"ipotesi Wold Newton," questo Big Bang di Memi letterari, lasci briglia sciolta a una pletora di Autori Secondi e mitografi senza scrupoli, per creare assurde permutazioni cabalistiche non solo tra Canoni e Canoni, ma anche tra Canoni e Storia (ad esempio, Holmes che incontra Einstein, o Tarzan che si intrattiene con Pablo Picasso!). Grazie a Wold Newton, è nato un nuovo gioco per i sacerdoti dell'Ideosfera, la Crossover Chronology.

Ecco in cosa consiste. La premessa è che nell'universo fittizio, nel Mega-Canone creato dall' "ipotesi Wold Newton", alcuni celebri personaggi della letteratura si trovano a essere apparentati da una comune origine aliena, per così dire. Farmer ha persino sviluppato una cronologia degli avvenimenti basilari che riguardano il Mega-Canone (ad esempio, gli avvenimenti relativi alla missione segreta di Phileas Fogg e al suo incontro con Nemo/Moriarty risalirebbero all'ottobre 1872; mentre, nel novembre 1939, Tarzan si arruola nella RAF; e così via). Ebbene, la domanda che dà origine al gioco è: quanti altri personaggi appartengono allo stesso universo di Wold Newton? Per rispondere, i mitografi della Crossover Chronology (nel seguito CC) seguono un semplice ragionamento, che possiamo così esemplificare (in modo da evidenziare la follia di questa setta): Holmes appartiene all'universo di Wold Newton, come ci insegna Farmer. D'altra parte, Holmes ha lavorato con Teodore Roosevelt (come sappiamo dall'apocrifo The Adventure of the Stalwart Companions, di Paul Jeffers). Ma, e qui nasce il crossover, la correlazione, anche il giovane Indiana Jones ha incontrato Roosevelt (in un telefilm del Giovane Indy - perché i mitografi della CC considerano attendibili persino i telefilm e i fumetti, superando in audacia lo stesso Farmer, che non aveva saputo osare tanto!). Di conseguenza, per la proprietà transitiva dei Memi, Holmes e Indiana Jones appartengono allo stesso universo, quello di Wold Newton. Non stupisce che, con questo rigore filologico, i mitografi della CC siano riusciti a dimostrare la coesistenza di Holmes e soci con Zorro, il Santo, gli Avengers, Poirot, Rocketeer, gli agenti della UNCLE, Elliott Ness (il capo degli Intoccabili) e persino i due degli X-Files!

E' chiaro che nella CC c'è qualcosa di profondamente sbagliato e insano. Ma cosa importa, ai memi dell'Ideosfera? L'unica cosa che per loro conta è sopravvivere, essere ricordati, diffondersi di mente in mente. E la Crossover Chronology è solo l'ultima strategia di una serie che prevediamo ancora lunga. Un giorno, magari, inventeremo degli ambienti virtuali in cui far vivere ologrammi di Holmes e Doc Savage, animati da un potentissimo computer che costerà poche lire, con cui potremo interferire. I mitografi impazziranno dalla gioia, ma anche persone comuni apprezzeranno di poter passare qualche minuto seduti sulla poltrona di Watson, un buon sigaro (virtuale!) tra le dita e la nebbia giallastra che avvolge i lampioni, giù a Baker Street…oppure, nel laboratorio dell'Uomo di Bronzo, all'ottantaseiesimo piano dell'Empire State Building, mentre le mille luci di New York tremolano nella sera calante…e così, i Memi diventeranno sempre più reali.

giovedì 21 giugno 2007

Illuminati!

La Trilogia degli Illuminati, di Robert Anton Wilson ed Anthony Shea.
Edita in Italia dalla Shake edizioni.

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Robert Shea, Robert Anton Wilson - L'OCCHIO NELLA PIRAMIDE
Primo volume della trilogia Gli Illuminati!
pp. 288, € 16,00 -20% 12,80


Malik, editore di una rivista controculturale americana, scopre involontariamente i progetti e le aspirazioni di alcune logge segrete e altre assurde organizzazioni che manipolano le sorti dell'intero globo. Si trova perciò coinvolto in guai molto, molto grossi. Tra droghe, sesso e violenza, sette magiche, manifestazioni politiche, perfidi sbirri e criminali idealisti, gruppi razzisti, città sommerse, delfini e filosofie cinesi, R. Shea e R.A. Wilson distillano tutto ciò che ci ha sempre sconcertato. Un vortice caleidoscopico di messaggi subliminali, un groviglio di cospirazioni e complotti che si sgretolano e si ricompongono senza intervalli in una spietata critica a ogni forma di potere esistente.

Robert Shea, Robert Anton Wilson - LA MELA D'ORO
Secondo volume della trilogia Gli Illuminati!
pp. 224, € € 14,00 -20% 11,80


Riti magici alla mescalina e la profezia del gangster Dutch Schultz; uomini vestiti da gorilla e sesso da fantascienza; le rock-band di una Woodstock nazi e una chiesa devota a pratiche religiose immonde; 007 sfigati e gruppi politici estremisti; Poe e Lovecraft, Stanlio e Ollio; mostri, alieni e virus assassini... mentre intorno incombe l'immenso e irresistibile potere delle logge segrete che dominano il mondo. Per i nostri eroi nuove fantastiche avventure che si succedono a un ritmo frenetico e psichedelico, nel secondo volume di una trilogia seminale che ha ispirato molte esperienze culturali di frontiera, dalla Chiesa di Subgenius fino al cyberpunk, e che scuoterà il lettore abbandonandolo poi in un beato stato di confusione e saggezza.

Robert Shea, Robert Anton Wilson - IL LEVIATANO
Terzo volume della trilogia Gli Illuminati!
pp. 240, € 14,00 -20% 11,80


Tutti a Woodstock Europa! Sul palco gli American Medical Association emanano macabre vibrazioni, mentre dal fondo del lago resuscitano degli zombie nazisti seminando il panico tra la folla: è il compimento della millenaria cospirazione. Ma nessuno ha fatto i conti con Hagbard Celine...
I personaggi sono coinvolti in una perdita d'identità, tra percorsi iniziatici, viaggi lisergici, reinterpretazioni della storia universale, deliri ipnotici di massa, sfrenate orge al limite della sopportabilità umana. Il racconto s'ingarbuglia sempre di più. Ma il lettore attento saprà ben cogliere il senso occulto della strepitosa saga degli Illuminati che con questo terzo volume si conclude. Forse...
Per i non iniziati le appendici offriranno una chiave di accesso ai sublimi misteri di questa trilogia.

L'esilarante trilogia Gli illuminati!, è un cult in molti paesi del mondo, tanto da influenzare la nascita di omonimi "club", riviste, opere teatrali e giochi di ruolo. Nel 1986 ha vinto il Prometheus Hall of Fame.

Robert Shea, giornalista e critico sociale americano. Robert Anton Wilson, nato nel 1932, ex giornalista nel periodo libertario e politico di "Playboy", visionario, umorista, scrittore scientifico, è da sempre vicino alle culture underground americane. Tra le sue opere Strani Attrattori (Shake 1996), Cosmic Trigger, The Illuminati Papers, Schröndiger Cat. Per completare Gli Illuminati! (Shake 1995, 1997, 2000) si è avvalso della collaborazione del giornalista e critico sociale americano Robert Shea.

domenica 17 giugno 2007

Batman - la lunga strada della vendetta

Copiando e incollando spudoratamente dal sito della casa editrice:

L'uomo pipistrello di Lansdale

Finalmente in tutte le librerie, il tributo d'amore d'un grande autore a un personaggio immortale. Un libro semplicemente di culto, un nuovo fiore all'occhiello dei romanzi BD

La lunga strada della vendetta
di Joe R. Lansdale

Lo scrittore texano per eccellenza, il "mojo storyteller" che ha conquistato l'Italia grazie ai suoi romanzi, esplosivi e indimenticabili come un pugno ben assestato.
Il più grande detective del mondo, cupo e tormentato, l'eroe capace di abbattere i confini dei comics per diventare un mito contemporaneo.

Tra terrore e tecnologia, il Cavaliere Oscuro dovrà fermare un'antica maledizione che si è abbattuta sulla sua città, mentre i cadaveri si ammucchiano lungo la strada che porta alla vendetta.
Joe R. Lansdale dipinge il suo Batman, vivido e dannatamente umano, in un noir feroce come una Thunderbird lanciata a tutta velocità verso l'abisso.





Non è la prima volta che Lansdale si cimenta con le avventure del Cavaliere Oscuro di Gotham City. In passato aveva già scritto un romanzo o due e un racconto per un'antologia uscita una quindicina di anni fa - i primi mi mancano, l'ultimo non è davvero niente male.

Questo nuovo romanzo mi incuriosisce parecchio. Spero di riuscire a trovarne una copia.


Voltando pagina...

...perché "voltando pagina"?

Per rendere omaggio al piacere della lettura.
Un piacere forse passato di moda, ma che permette ancora di provare emozioni difficilmente eguagliabili da mezzi più immediati come la televisione, in cinema o i videogiochi.

Il piacere di leggere, quello di scrivere, quello di raccontare storie e quello di sentire di nuove.
Il piacere di perdersi in altri mondi, guidati da un filo di Arianna composto da parole abilmente intrecciate. Il piacere di immaginare luoghi, eventi o personaggi rendendoli reali e tridimensionali laddove all'occhio distratto non appaiono che segni di inchiostro su fogli di carta.

Il piacere che si prova cominciando a leggere e continuando a farlo, investendo un po' del proprio tempo e della propria attenzione in qualcosa che esige tempo, esige attenzione, invece che essere assaliti dal costante flusso di informazioni indesiderate cui ci troviamo quotidianamente sottoposti.

Che si provi questo piacere leggendo un romanzo di fantascienza o un classico della letteratura, che si preferisca dedicare il proprio tempo alla lettura di fumetti piuttosto che di saggi sui più oscuri argomenti, che si legga un giornale sul treno piuttosto che una raccolta di poesie nella solitudine della propria stanza - tutto questo è secondario.
Quello che conta è il piacere che si prova leggendo.

Per il momento, questa introduzione può bastare.

E adesso, voltiamo pagina...